giovedì 22 marzo 2018

Asteroide in rotta di collisione con la terra, NASA al lavoro

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Bennu è un asteroide del sistema solare che ha più o meno le dimensioni dell'Empire State Building. Gli scienziati lo tengono d'occhio
da anni, ma recentemente è stato individuata una finestra di rischio più precisa per il nostro pianeta. Secondo i calcoli della NASA, infatti, Bennu ha circa una possibilità su 2700 di colpire la terra in una data precisa, quella del 21 settembre 2135. Se il rischio vi sembra remoto tenete conto che le possibilità che ciascuno di noi ha di morire in un'incidente in bicicletta sono circa una su 4500, e soprattutto che l'impatto di Bannu sarebbe a dir poco catastrofico. Sempre secondo la NASA, l'intensità dell'esplosione sarebbe più o meno 80 volte superiore a quella della bomba di Hiroshima. Ergo: meglio non correre rischi.



Il piano della NASA ha un nome molto cinematografico: HAMMER, che letteralmente significa "martello" ma è anche una sigla per Hypervelocity Asteroid Mitigation Mission for Emergency Response. Come nella miglior tradizione hollywoodiana ci sono il Piano A e il Piano B, che immaginiamo contenuti in fascicoli di colore diverso. Il Piano A consisterebbe nel deviare la traiettoria di Bennu lanciandogli contro un oggetto contundente, ovvero appunto la nave HAMMER, un vero e proprio ariete spaziale lungo 9 metri e del peso di 8 tonnellate. Se le cose dovessero andare storte scatterebbe il Piano B, decisamente meno raffinato: polverizzare l'asteroide con un missile nucleare molto potente.



Anche se Bennu dovesse mancare la terra, come tutti speriamo e ci sono 2699 possibilità su 2700 che accada, il progetto conserverebbe una valenza generale per la NASA, nell'ottica di farsi trovare preparati se in futuro altri oggetti pericolosi dovessero fare rotta verso la terra. Non è così improbabile: nel 1908 vi fu in Siberia, vicino al fiume Podkamennaya Tunguska, un'esplosione spaventosa, pari addirittura a 180 volte quella della bomba di Hiroshima, che in molti concordano non possa essere stata causata da altro che un asteroide. Centinaia di renne furono massacrate, e se non vi furono vittime umane (ad eccezione di un cacciatore la cui morte però non venne mai ufficialmente ascritta all'evento) fu solo perché fortunatamente il presunto asteroide cadde in una delle zone più disabitate del pianeta.



Nel 2013 invece un asteroide del diametro di circa 15 metri è caduto sugli Urali, in Russia, disintegrandosi prima dell'impatto al suolo ma causando il ferimento di oltre 1000 persone.



Fonte:www.esquire.com

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